Vento di Sud-Est, porta caldo e turbamenti… lo Scirocco soffia dal Sahara. Nasce secco e bollente, attraversa il Mare Nostrum, durante il viaggio si carica di umori, essenze e storie di vita e, infine, arriva sulle coste della Toscana a scuotere il clima e le persone.
Vento dai profondi richiami letterari, affascinante e conturbante. Tutto si può dire, ma non che il suo passaggio lasci indifferenti. In Sicilia, la tradizione architettonica prevede addirittura che nelle case signorili esista una stanza per ripararsi dal “vento furioso”, come lo definisce Erri de Luca che insiste: “lo scirocco non è un vento ma una rabbia”.
Lo Scirocco obbliga l’uomo a fermarsi e gli dà l’opportunità di prendere del tempo per assaporare e contemplare le piccole cose, almeno secondo il pensiero di Andrea Camilleri, che lo ritiene “uno dei momenti più belli che possano essere concessi all’uomo».
Da quest’immaginario nasce proprio Scirocco, la nuova fragranza Acqua di Bolgheri. L’ultimo della collezione Profumi dal Mare, il più marcatamente femminile, che si affianca al fresco e sferzante Maestrale e al profondo e aromatico Libeccio.
Sulle coste di Bolgheri lo Scirocco soffia, eccome se soffia, trascinando con sé profonde note di cuore fiorite, tipiche dei giardini in primavera: gelsomini intensi e femminili, vellutate e dolci gardenie, intriganti e decise magnolie.
Ma già ben prima del suo arrivo, lo Scirocco, vento di mezzogiorno, si rivela portatore di profumi ed essenze. Dal profondo Oriente arrivano le note di fondo di cremosa vaniglia, avvolgente ambra e sandalo pungente. Attraversando Calabria e Sicilia, si uniscono al bouquet accenni chypre e agrumati di legni di cedro e bergamotto, i primi a colpire i sensi con il loro sentore rinfrescante, dolci e fragranti mandorle unite a un lieve tocco di fragola matura.
Scirocco, più che un profumo, la vera e propria storia di un viaggio che termina con il caldo incontro tra un’anima orientale e un forte carattere mediterraneo.